I colori del gres porcellanato: come scegliere quello giusto per la tua casa
Una delle peculiarità delle collezioni di piastrelle in gres porcellanato è la possibilità di disporre di una palette cromatica estremamente ampia: a differenza dei materiali naturali, infatti, il gres porcellanato può essere realizzato in una gamma di colori virtualmente infinita, e non c’è limite alla quantità di abbinamenti e di effetti che si possono creare.
Come fare, quindi, a orientarsi tra le tante opzioni disponibili e a scegliere il colore più adatto per le piastrelle e i rivestimenti della propria casa? La risposta a questa domanda dipende, ovviamente, dai gusti e dalle preferenze personali, ma ci sono alcune utili indicazioni che possono essere di aiuto per navigare tra le tante opportunità disponibili. Vediamone qualcuna.
Colore delle piastrelle e stile di arredo: alla ricerca dell’armonia
La prima cosa da sottolineare quando si parla della scelta del colore delle piastrelle, è che tutte le regole che possiamo provare a esplicitare sono sempre passibili di correzioni e variazioni dettate dal gusto personale degli abitanti della casa. Il gres porcellanato, in questo senso, è uno dei materiali più versatili e performanti, perché è in grado di adattarsi a qualsiasi tipo di stile: chi ama colori sgargianti, pop e a contrasto potrà trovare piastrelle in gres porcellanato in grado di rispondere egregiamente al suo desiderio di colori saturi e brillanti, chi cerca soluzioni che riproducono al meglio le tinte e le texture naturali potrà scegliere tra infinite combinazioni di gres porcellanato effetto marmo o pietra, chi predilige lo stile industrial potrà orientarsi su collezioni effetto cemento e che propongono finiture metallizzate, e così via.
In ogni caso, quello che bisogna sempre tenere a mente è che piastrelle e rivestimenti hanno la capacità di connotare in modo deciso l’aspetto di una casa: è importante sceglierli avendo già in mente, a grandi linee, quelle che saranno le successive scelte di arredo, valutando eventualmente insieme a un professionista le varie opzioni disponibili, per prendere decisioni di cui non ci si pentirà in seguito. Questo non significa, ovviamente, che le piastrelle costituiscano un vincolo definitivo che impedirà, in futuro, di apportare cambiamenti: tutto può essere rivisitato, all’interno però di una cornice stilistica chiara e definita, che consenta di ottenere un risultato armonico.
Colori principali e colori secondari
Per scegliere in maniera consapevole il colore delle piastrelle è bene tenere presente alcuni principi di base essenziali per creare abbinamenti efficaci e coerenti.
In primo luogo, è bene ricordare che ogni ambiente deve essere arredato con un numero limitato di colori di base, in modo che ogni tinta venga valorizzata dalle altre e non si generi un effetto caotico. Secondo una teoria molto diffusa, i colori base dovrebbero essere al massimo tre, distribuiti secondo un’approssimativa proporzione di 60%, 30% e 10%. Questo significa che all’interno della stanza deve essere presente una tinta prevalente (colore primario) accompagnata da altre due tinte (rispettivamente colore secondario e colore d’accento, il meno presente dei tre) che possono essere scelte giocando sulla continuità o sul contrasto.
Partendo da questo principio, è evidente che il colore delle piastrelle e delle pareti sarà – in linea generale – il colore primario dell’ambiente. Per vivacizzare l’insieme si può scegliere, poi, di dipingere una parete (o rivestirla con lastre di gres porcellanato) utilizzando il colore secondario, inserendo poi eventualmente anche il colore d’accento, che può essere a contrasto con i precedenti, per focalizzare alcuni dettagli molto specifici.
La scelta del colore primario delle piastrelle può essere influenzata, oltre che dal gusto personale e dallo stile della casa, anche da elementi come la grandezza delle stanze, la presenza di fonti di illuminazione naturale, l’esposizione al sole, le abitudini di utilizzo degli ambienti e così via. In questo senso – ma, ancora una volta, non è una regola – normalmente si consiglia di utilizzare colori tenui e delicati per le stanze più piccole, optando magari per colori freddi ed evitando di giustapporre tinte forti che farebbero apparire l’ambiente ancora più ristretto. Al contrario, in una grande stanza arredata magari con mobili dalle linee pulite e dalle tinte chiare è possibile osare con accostamenti di colore più particolari per pavimento e pareti, in modo da valorizzare al meglio l’arredamento e contribuire a definire il carattere dello spazio.
Colori e moda: quali sono le tinte di tendenza
Infine, non si può non sottolineare che quando si parla di colori ci si muove in un campo fortemente soggetto a mode e tendenze che cambiano nel tempo, e che a distanza di anni ci permettono di determinare con ragionevole approssimazione quando è stato realizzato un determinato intervento di restyling o ristrutturazione.
È importante conoscere queste tendenze e considerarle con occhio attento, per stabilire quali sono gli aspetti che ci piacciono e ci convincono e quali, invece, ci spingono ad andare controcorrente. Si assiste, ad esempio, a una sempre maggiore diffusione di colori e texture che riproducono i materiali naturali (come il marmo o la pietra), accompagnata però anche dalla tendenza a utilizzare tinte brillanti e a contrasto – limitandosi ad alcuni ambienti della casa o a una parete di una stanza – per rendere l’insieme più originale.
Queste tendenze non costituiscono, ovviamente, delle regole, e possono essere rivisitate da ognuno di noi secondo le proprie preferenze. Qualsiasi sia lo stile che si voglia ricreare, però, il gres porcellanato è in grado di fornire soluzioni efficaci e di grande effetto, capaci di rispondere a ogni tipo di gusto.