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La posa de gres porcellanato

La posa dei pavimenti in gres porcellanato: tempi, accortezze e consigli

Il gres porcellanato è un materiale resistente e versatile, che viene utilizzato con sempre maggiore frequenza sia per la pavimentazione di spazi esterni che all’interno di abitazioni ed edifici pubblici, non solo sui pavimenti ma anche come materiale di rivestimento per pareti e complementi.

Oggi è possibile trovare innumerevoli tipologie di piastrelle in gres porcellanato, di spessore e dimensioni variabili, in grado di rispondere a qualsiasi tipo di gusto estetico, di riprodurre in modo impeccabile l’aspetto di materiali e pietre naturali (dal legno al marmo) e di lasciare spazio a infinite combinazioni creative, anche grazie alla possibilità di scegliere tra tanti schemi di posa differenti.

Ma quali sfide pone la posa di un pavimento o una parete rivestiti da questo materiale così resistente e versatile? Ed è possibile gestire in autonomia la posa delle piastrelle in gres porcellanato, o è necessario ricorrere all’intervento di un professionista? Vediamolo insieme.

 

Posare il gres porcellanato: i passaggi fondamentali per un risultato perfetto

Per ottenere un risultato soddisfacente dal punto di vista estetico, della funzionalità e della durata nel tempo, le lastre o le piastrelle in gres porcellanato devono essere posate in modo estremamente accurato. La posa non impone l’utilizzo di attrezzatura specifica (anche se alcuni strumenti professionali sono sicuramente utili per ridurre i tempi di lavoro e migliorare il risultato finale) o di materiali particolarmente difficili da reperire sul mercato, ma richiede senz’altro di disporre di una buona manualità e di grande precisione, che spesso possono essere garantite solo dall’intervento di professionisti esperti.

Il parere di un professionista può rivelarsi molto utile anche nella fase che precede la posa vera e propria, quando è necessario determinare le quantità di materiali da acquistare per completare il lavoro senza imprevisti: a seconda dello schema di posa prescelto, delle caratteristiche della stanza e della presenza di eventuali aree da non piastrellare è possibile calcolare precisamente il numero di piastrelle in gres necessarie (ricordando che è sempre opportuno acquistarne una fornitura abbondante, per poter sostituire eventuali piastrelle rotte accidentalmente in fase di trasporto o taglio e per avere un po’ di scorta a cui ricorrere, in caso di necessità, anche in futuro), oltre alla quantità di colla, stucco e altri materiali.

Le modalità di posa del gres porcellanato possono variare a seconda di innumerevoli fattori, tra cui la tipologia di ambiente (se interno o esterno), le caratteristiche del fondo su cui si va a intervenire, lo spessore delle piastrelle in gres prescelte e così via, ma normalmente prevedono queste fasi di lavoro:

  1. Preparazione del fondo: le piastrelle in gres devono essere posate su una superficie liscia e planare, normalmente un massetto realizzato in sabbia e cemento o, nel caso di pavimentazione esterna, su una soletta di calcestruzzo. La tipologia di massetto varia a seconda dei differenti contesti, della presenza o meno di riscaldamento a pavimento o anche della presenza di una pavimentazione preesistente. Il gres porcellanato, infatti, può essere posato con successo anche su superfici già piastrellate, a condizione di realizzare al di sopra di esse un nuovo massetto.

  2. Preparazione della materiale adesivo: le piastrelle in gres porcellanato possono essere fatte aderire al massetto con vari collanti, dalla malta cementizia ad altri tipi di colle e adesivi. I diversi materiali hanno modalità di preparazione differenti, ma tutti richiedono di essere miscelati e immediatamente utilizzati, spalmandone sul massetto uno strato regolare e uniforme dello spessore di qualche millimetro. In alcuni casi, può essere richiesto di applicare l’adesivo sia sulla superficie del massetto sia sul retro della piastrella in gres.

  3. Posa: la posa vera e propria delle piastrelle è il passaggio più complesso della lavorazione, e deve avvenire subito dopo la distribuzione del collante sul massetto. Le piastrelle devono essere regolarmente separate, utilizzando gli appositi distanziatori, in modo da lasciare qualche millimetro di spazio tra l’una e l’altra, e i distanziatori vanno usati anche attorno al perimetro della superficie da piastrellare. A livello pratico, se le piastrelle devono essere disposte secondo uno schema diagonale, normalmente si comincia la posa dal centro della stanza, procedendo verso la parete opposta alla porta per poi spostarsi verso l’uscita via via che si procede con il lavoro.

  4. Taglio: uno dei passaggi più delicati del lavoro di pavimentazione è il taglio delle piastrelle in gres porcellanato, che può essere effettuato con vari strumenti, da una semplice smerigliatrice con disco diamantato ad appositi taglia piastrelle manuali o ad acqua. L’utilizzo di strumentazione professionale garantisce risultati migliori e riduzione dei tempi necessari per il taglio, ma per poterne approfittare è necessario ricorrere all’intervento di posatori professionisti.

  5. Stuccatura delle fughe: una volta completata la posa delle piastrelle e atteso il tempo necessario per l’asciugatura del collante si può procedere all’eliminazione della polvere e degli eventuali residui di colla presenti e alla stuccatura delle fughe tra una piastrella in gres e l’altra. La scelta dello stucco dipende dal tipo di piastrella posata, ed esistono innumerevoli soluzioni che permettono di mascherare al meglio le fughe ottenendo un risultato quasi invisibile o, al contrario, di valorizzare la presenza della fuga scegliendo un colore a contrasto. Una volta riempite le fughe è necessario rimuovere subito lo stucco in eccesso passando sulla superficie un panno bagnato; per semplificare tale procedura è preferibile procedere “a settori”, stuccando pochi metri quadri di pavimento e pulendo subito le fughe in quella zona, senza attendere di aver completato l’intero lavoro. Un dettaglio a cui prestare particolare attenzione, specie nel caso in cui la pavimentazione sia all’esterno, è la temperatura a cui si svolgono i lavori: temperature troppo basse o troppo alte infatti impediscono il corretto consolidamento dello stucco, e possono compromettere il risultato finale.

  6. Pulizia: l’ultimo passaggio per concludere la posa è il primo lavaggio della superficie piastrellata. La pulizia va effettuata solo dopo che lo stucco si è completamente indurito, quindi indicativamente qualche giorno dopo la fine del lavoro di posa, e richiede di passare su tutta la superficie un detergente apposito (a base acida), opportunamente diluito in acqua, che permetterà di rimuovere i residui dovuti alle attività di posa. Il detergente deve essere lasciato agire per pochi minuti e poi rimosso con acqua tiepida pulita o con appositi macchinari aspira-acqua. Completata questa prima pulizia il pavimento in gres porcellanato risulterà lucido, il colore sarà consolidato e in seguito si potrà procedere alla semplice pulizia quotidiana usando solo detergente neutro o ammoniaca.

Tempistiche di posa: quanto tempo serve per completare il lavoro?

Queste brevi indicazioni rendono evidente che la posa di un pavimento in gres porcellanato richiede alcuni giorni di lavoro. Ovviamente, maggiore è la superficie da piastrellare più tempo sarà necessario per concludere la posa, ma anche nel caso di pavimenti non troppo ampi non è possibile completare il lavoro nel giro di qualche ora: è necessario, infatti, tenere conto dei tempi tecnici di asciugatura della colla e di consolidamento dello stucco, che come abbiamo visto richiedono alcuni giorni.

Molto, inoltre, dipende dallo stato del sottofondo. Se è stato necessario realizzare un nuovo massetto, bisogna ricordare che al cemento servono alcune settimane per “maturare”, e che questi tempi non possono in alcun modo essere bypassati: il sottofondo, infatti, per qualche tempo fisiologicamente si assesta, e quindi si muove. Se le piastrelle vengono incollate prima che il massetto abbia smesso di muoversi, quest’ultimo non potrà far altro che creparsi, e la crepa porterà alla spaccatura delle piastrelle collocate su di esso.

Per questa ragione, è opportuno ricordare che la messa in opera della pavimentazione può essere avviata solo dopo aver aspettato non meno di una settimana per ogni centimetro di massetto posato: ciò significa che, se il massetto è spesso 5 cm, non si potrà procedere con la posa delle piastrelle prima di 5 settimane, e che eventuali massetti più grossi richiederanno tempi ancora maggiori. Anche temperature esterne particolarmente basse possono allungare i tempi di maturazione del massetto e, in generale, è bene ricordare che un’attesa iniziale più lunga ridurrà i rischi di danni sul lungo periodo.

Anche per questa ragione è preferibile, invece di affidarsi al fai da te, richiedere la consulenza di professionisti competenti, che porranno fornirti tutte le informazioni necessarie per portare a termine una posa a regola d’arte.