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Gio Ponti - l'ambasciatore del Made in Italy

Tagina è sponsor della mostra “Gio Ponti. Ceramiche 1922-1967” al MIC Faenza

Il MIC – Museo Internazionale delle Ceramiche – di Faenza offre ai suoi visitatori una mostra dedicata alla figura e alle opere di Gio Ponti, architetto e designer italiano che con il suo lavoro ha contribuito in modo determinante allo sviluppo e alla promozione del Made in Italy nel mondo e alla diffusione del linguaggio moderno nel design e nell’architettura.

Tagina, che ha nel suo DNA un fortissimo legame con il territorio e che da sempre mette al centro delle sue collezioni la rivisitazione del patrimonio storico e culturale del nostro Paese, ha scelto con convinzione di sostenere questo progetto che raccoglie, presenta e valorizza il lavoro di uno dei protagonisti del design ceramico del Novecento, sottolineando in particolare il suo impatto sulla diffusione del Made in Italy a livello globale.

La mostra “Gio Ponti. Ceramiche 1922-1967”, a cura di Stefania Cretella, è visitabile fino al 13 ottobre 2024 presso la sede del MIC e presenta una panoramica completa del lavoro in ambito ceramico di uno dei personaggi chiave nella storia del design italiano. Il percorso parte dalle opere realizzate da Ponti negli anni Venti e Trenta, periodo in cui ricopriva il ruolo di direttore artistico della Manifattura Richard Ginori. In questa fase, la creatività di Ponti portò alla nascita di disegni, progetti e collezioni destinati a diventare iconici, che valsero alla Richard-Ginori la vittoria di un Gran Prix all’Esposizione internazionale di arti decorative e industriali moderne di Parigi del 1925.

Il lavoro presso la Richard Ginori influenzò in modo decisivo la visione di Ponti del rapporto tra industria e arte decorativa, e infatti la collaborazione con l’azienda non si interruppe neanche quando, nel 1933, il designer lasciò la direzione artistica della Manifattura a Giovanni Gariboldi. Nel secondo Dopoguerra – pur lavorando intensamente come architetto e progettando alcuni degli edifici più rappresentativi del Modernismo italiano, come il Grattacielo Pirelli di Milano – Ponti continuò a collaborare con Richard Ginori e con molte altre importanti realtà, testimoniando la sua attenzione per le evoluzioni del mondo della ceramica di cui, fin dalla sua fondazione nel 1973, anche Tagina è stata protagonista. Queste collaborazioni portarono alla realizzazione di progetti che si caratterizzano per la loro originalità e che ancora oggi appaiono estremamente attuali, capaci di rappresentare perfettamente lo stile ceramico italiano.

Ponti, inoltre, lavorò attivamente per l’organizzazione di eventi finalizzati a consolidare e diffondere l’immagine del Made in Italy nel mondo: uno su tutti la mostra itinerante Italy at Work. Her Renaissance in Design Today, che si svolse negli Stati Uniti tra il 1950 e il 1951. In più, Ponti si impegnò in modo particolare anche nell’ambito della divulgazione, fondando le riviste Domus e Stile, destinate a diventare un punto di riferimento per tutti coloro che operano nel settore del design e dell’artigianato artistico. Per queste ragioni, Ponti può essere considerato a buon diritto “l’inventore del Made in Italy”, dato il suo costante impegno per la promozione dello stile italiano, di cui lui stesso contribuì a definire i caratteri.

La mostra organizzata presso il MIC di Faenza ripercorre tutte le tappe del percorso artistico e professionale di Ponti nell’ambito della ceramica e presenta oltre duecento opere in ceramica, ma anche in vetro e in tessuto, oltre a innumerevoli documenti, schizzi e progetti provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private (tra cui quelle del Museo Ginori di Sesto Fiorentino, del Castello Sforzesco e del Museo Poldi Pezzoli). Il percorso espositivo è poi completato dal film di Francesca Molteni “Amare Gio Ponti”, prodotto da Muse Factory of Projects in collaborazione con Gio Ponti Archives, che ripercorre le tappe del percorso artistico del grande designer.

La mostra è stata realizzata con il contributo della Fondazione Museo Archivio Richard Ginori, dell’Archivio Gio Ponti e della Manifattura di Doccia di Sesto Fiorentino, e Tagina è orgogliosa di aver contribuito alla realizzazione di questo ambizioso progetto. Questa esposizione permetterà a tutti i visitatori di apprezzare le peculiarità dello stile italiano nel design ceramico e di ammirare opere uniche che hanno influenzato in modo decisivo la storia del settore, testimoniando la costante ricerca di innovazione, funzionalità e bellezza che anche noi ci impegniamo a portare avanti ogni giorno con le nostre collezioni.